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"Maria Morganti è più vicina alla pazienza di Matisse che alla volubilità di Picasso. Lei non fa che aggiungere colore dopo colore fino a quando non trova quello di cui ha bisogno, quando ne ha bisogno - fino a raggiungere un momento di riconoscimento." Barry Schwabsky, uno degli autori dei testi di questo libro assieme ad Angela Vettese e Mel Gooding, sottolinea così l'importanza del colore nei quadri di Maria Morganti; un colore cercato con pazienza, steso con pennellate dense e vigorose. Questo libro documenta la mostra tenuta alla Fondazione Bevilacqua La Masa nel 2006, ed è immaginato come se il lettore fosse anche il visitatore della mostra: sfogliandolo, si entra prima nella stanza dei quadri verdi, poi si passa alla sala dei quadri viola, per poi intravedere, dietro una porta, l'esplosione dei colori di 300 carte appese alla parete. Chiudono la mostra i "Diari", dove i diversi colori, stesi a strisce successive, scandiscono il ritmo.